Scusate il disturbo

Video realizzato dagli allievi della SPC di Genova
Regia di Massimiliano Verni

liberamente ispirato al libro

“La personalità ed i suoi disturbi” di Lingiardi e Gazzillo, edito da Cortina”

CRONACHE DAL BACKSTAGE

Quando ci è stato proposto o meglio, imposto con dolce fermezza, che avremmo dovuto presentare in forma visiva (cinematografica) il libro di Lingiardi e Gazzillo, la prima reazione è stata di vago malessere ed inquietudine. Alcuni di noi hanno rimpianto i tempi placidi degli studi universitari dove l’unico impegno è cercare di sembrare sempre interessati e partecipi, altri si sono infuriati contro la brusca interruzione della didattica seria, tutti abbiamo cercato di nasconderci dietro le nostre vite affastellate di impegni.
Rappresentare un libro non ancora studiato, di fronte all’autore, in un contesto pubblico, è parso a tutti un’impressa titanica, la porta certa verso il ridicolo ed una carriera stroncata sul nascere.
Costretti dalle circostanze e dall’irreversibilità di tale impegno, subito gli animi si sono accesi e si sono formati due fronti contrapposti. Da una parte coloro che ritengono che mettere in scena giocosamente se stessi ed i propri disturbi caratteriali sia una via di comunicazione efficace e piacevole, dall’altra coloro che ritengono che il dolore psichico sia materia incandescente, difficile da maneggiare e che richieda massimo rispetto e serietà. La disputa intellettuale ci ha fatto regredire ad un manipolo di scalmanati integralisti, ci siamo svelati triste specchio della nostra società, e questa tempesta emotiva ci ha molto turbato.
Come per un gruppo di adolescenti di fronte ad una situazione rischiosa, eccitante ma temibile, tornare indietro è spesso necessario per fare un passo avanti, cosi noi alla fine ci siamo veramente messi a giocare.
Ci è venuto in soccorso il libro stesso, la sua capacità di evocazione trasmessa dalle innumerevoli citazioni, l’energica fermezza del corpo docente e la capacità visiva del regista. Alla fine gioco, ironia, delicatezza, intensità, drammaticità, parole, immagini e musica si sono mescolate ed affiancate e noi, sfiniti, ci siamo anche tanto divertiti e speriamo vi divertiate un poco anche voi.

Per il gruppo
Isabella Donato